
“Simulare le emozioni”, di Massimiliano De Rose, presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Como. Ingegnere con una lunga esperienza nella progettazione e direzione di opere pubbliche, dove unisce competenza tecnica e attenzione per l’innovazione. Queste passioni hanno portato l’ing. De Rose ad investigazioni che coinvolgono algoritmi, comportamenti e persone, al fine di rispondere alla domanda se si possano simulare le emozioni: la biologia ha concluso che gli organismi sono algoritmi, smantellando così il muro che separava l'organico dall'inorganico. La tecnologia può far in modo che degli algoritmi siano in grado di conoscere una persona meglio di quanto essa conosca sé stessa. Non occorre che l'algoritmo conosca perfettamente quella persona e non commetta mai un errore: è sufficiente che la conosca meglio di quanto possa fare essa stessa e commetta meno errori. L’umanità si abituerà a fidarsi di questi algoritmi sempre di più per prendere delle decisioni importanti. Sensori e AI possono imparare e leggere le emozioni? La simulazione ingegneristica ci aiuterà a determinare dei pattern caratteristici per una specifica sensazione?

“Il serraggio Marman: una storia di modellazione dei contatti non lineare”, di Pietro Ladisa. Laureato in Ingegneria Meccanica (1987, Politecnico di Bari) nel 1987, l’ing. Ladisa ha maturato esperienza in diversi settori: ingegneria AIV, isole di produzione e collaudo, campagne di lancio di satelliti, esecuzione e risoluzione di problemi relativi ai test ambientali (vibrazioni e vuoto termico), apparecchiature e macchinari, fino a problematiche logistiche e di trasporto. Le sue competenze, in continua formazione, hanno portato alla pubblicazione di diversi articoli, memorie e presentazioni a livello nazionale e internazionale. Ha iniziato gli studi sul serraggio Marman per applicazioni AIT spaziali all'inizio degli anni 2000. Questi studi hanno avuto un significativo miglioramento nel 2013 con l'applicazione di metodi FEM non lineari avanzati per il contatto e le relative correlazioni di affinamento tramite test. In questo studio, diversi fenomeni relativi al serraggio Marman vengono analizzati con un approccio di modellazione non lineare del contatto. Sono state eseguite simulazioni delle fasi di precarico e di cicli di carico applicato, includendo anche gli effetti delle variazioni di temperatura. È incluso anche un primo approccio allo studio degli effetti di isteresi, fornendo una panoramica completa su come affrontare la progettazione del serraggio Marman.

“Dal monitoraggio strutturale alla progettazione data-driven”, di Vladimir Cerisano Kovačević. Dopo la laurea in Ingegneria Civile e Strutturale, l’ing. Cerisano Kovačević acquisisce esperienza nell’ambito della progettazione di edifici e opere civili di medio-grandi dimensioni e delle loro analisi tramite simulazioni numeriche. Dalla collaborazione con il Dipartimento di Ingegneria Civile e Ambientale di Firenze, prende corpo lo spin-off universitaria Kobe Innovation Engineering, di cui è attualmente CEO e che si dedica al trasferimento tecnologico, sviluppo di codice ingegneristico, modellazione numerica avanzata, ottimizzazione e monitoraggio strutturale. In quest’ambito si innesta la simulazione numerica avanzata coadiuvata dalla modellazione geometrica informatizzata (es. FEM/BIM), i sistemi di monitoraggio della salute strutturale (SHM) e l'ascesa dell'ingegneria data-driven (Machine Learning e AI). Per decenni, la simulazione ha fornito la base predittiva per la progettazione, mentre l'SHM ha offerto una visione diagnostica della realtà operativa. Tuttavia, questi due mondi possono convergere: la frontiera di questa convergenza è costituita dall'impiego di rappresentazioni fisiche ad alta fedeltà, laddove i flussi di dati provenienti da sensori non sono più solo strumenti di diagnostica post-evento, ma aggiungono un contributo essenziale per la calibrazione, validazione e aggiornamento dei modelli numerici mentre i metodi data-driven e gli algoritmi di apprendimento automatico fungono da ponte in questo processo. Dopo un excursus sui principi del monitoraggio strutturale, sulle tecniche di elaborazione dei dati, sulle procedure di aggiornamento dei modelli e sulla possibilità di identificazione di scenari plausibili di predizione del comportamento dell’oggetto modellato, verranno illustrati quindi alcuni casi studio in ambito civile, con risvolti interessanti ai fini dello stesso monitoraggio strutturale, ma anche per un possibile impatto sull’approccio alla progettazione in generale.

Laureato in ingegneria elettronica a Nancy (Francia) e successivamente in ingegneria informatica al Politecnico di Torino, dove ha conseguito anche un Dottorato di ricerca in ingegneria elettrica e comunicazioni, Olivier Terzo vanta una solida esperienza sulla ricerca applicata e ricerca di frontiera, con oltre 17 anni di esperienza in istituti di ricerca di alto profilo come la Fondazione LINKS, a cui si affianca una significativa attività accademica presso il Politecnico di Torino dove dal 2018, è External teaching con il corso di Cloud Computing for e-Science. Nella Fondazione LINKS, ricopre il ruolo Responsabile del Dominio di Ricerca Advance Computing, Photonics and Electromagnetics (dal 2021 ad oggi), supervisionando la ricerca su HPC (High-Performance Computing) e Quantum Computing. In questo ambito è stato protagonista dell’accensione, il 22 maggio 2025, del computer “Lagrange”, iniziativa territoriale congiunta Fondazione LINKS, Politecnico di Torino e Inrim, il primo computer quantistico IQM commerciale operativo in Italia e ancora uno dei pochi al mondo. Quest’ultimo rappresenta una risorsa importante per i ricercatori e per le aziende, uno strumento essenziale per imparare a padroneggiare quella che è considerata un’autentica rivoluzione tecnologica in corso nel campo dei calcolatori. L’ing. Terzo ci accompagnerà quindi un percorso dove scienza informatica, elettronica e matematica si intrecciano per scoprire il volto più recente del calcolo avanzato, il calcolo quantistico, con particolare interesse alla struttura e alle potenzialità di Lagrange, alla cui installazione l’ing. Terzo e il suo team hanno contribuito in prima persona.
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